Tregua commerciale e occhi puntati sull’incontro della Fed di dicembre
Le principali notizie della settimana sull’economia globale e dal mondo delle imprese.
Nei mercati odierni in rapido cambiamento, l’utilità delle nostre analisi può fare la differenza.
AUTORE
Jamie Coleman
Senior Strategist, Strategy and Insights Group
Settimana al 31 ottobre 2025
I mercati azionari globali scambiano intorno ai livelli record grazie alla tregua commerciale tra Cina e Stati Uniti e agli utili molto positivi riportati dalle società tecnologiche americane. Il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è salito di 11 punti base al 4,10% dopo che la Federal Reserve ha messo in dubbio l’eventualità di nuovi tagli ai tassi a dicembre. Il prezzo del greggio WTI è sceso di 1,50 dollari a 60,50 dollari al barile. La volatilità, misurata dai future nell’indice CBOE Volatility (VIX), è invariata nella settimana a 18,5.
NOTIZIE MACROECONOMICHE
Prosegue la tregua commerciale tra Trump e Xi
Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il Presidente cinese Xi Jinping si sono incontrati giovedì, a margine del summit dell’APEC (Cooperazione Economica Asia-Pacifico) a Busan, in Corea del Sud. Durante l’incontro i due Paesi hanno deciso di prolungare la delicata tregua commerciale per un anno. Hanno concordato una serie di misure, tra cui l’impegno della Cina a bloccare il flusso di fentanyl e dei suoi precursori chimici diretti verso gli Stati Uniti. A loro volta, gli Stati Uniti hanno concordato di abbassare i dazi sulle merci cinesi correlati al fentanyl dal 20% al 10%, riducendo il livello medio dei dazi al 47%. La Cina ha accettato di acquistare 12 milioni di tonnellate metriche di semi di soia dagli Stati Uniti quest’anno e 25 milioni ogni anno per i prossimi tre anni. La Cina ha concordato di sospendere le restrizioni sull’esportazione di minerali di terre rare per un anno, mentre gli Stati Uniti sospenderanno la regola del 50% che limita l’esportazione di tecnologie statunitensi a società che sono di proprietà per almeno il 50% delle aziende già sanzionate. Verranno sospese inoltre le spese portuali per le navi di entrambi i Paesi. L’accordo non risolve le questioni alla base del rapporto conflittuale tra Cina e Stati Uniti, né inverte una tendenza in corso da tanto tempo, ma calma le acque nel breve periodo.
Powell: in dubbio il taglio dei tassi di dicembre
Durante l’incontro dell’FOMC di mercoledì è emersa la divergenza di opinioni tra il Governatore Stephen Miran, a favore di un taglio dei tassi di mezzo punto, e il Presidente della Fed di Kansas City Jeffrey Schmid, che voleva lasciare i tassi invariati dopo la decisione della banca centrale di abbassare il range target di un quarto di punto dal 4-4,25% al 3,75-4%. Il comitato ha inoltre deciso di porre fine al ridimensionamento del suo stato patrimoniale a partire dal 1° dicembre. Queste due notizie sono però passate in secondo piano quando il Presidente della Fed, Jerome Powell, ha aperto la conferenza stampa sottolineando che un taglio dei tassi a dicembre, già scontato dal mercato, non è sicuro. Tutt’altro, ha sottolineato Powell, e ha aggiunto che le opinioni in seno al comitato sono nettamente divergenti e c’è chi ritiene opportuno temporeggiare di fronte ai segnali di forte crescita, di inflazione persistente e della mancata pubblicazione dei dati da parte del governo. Secondo Powell, in considerazione della sospensione dei servizi federali e della conseguente fornitura limitata dei dati, sarebbe saggio rallentare, come quando si guida nella nebbia. Le probabilità di una correzione dei tassi a dicembre sono scese dal 100% del giorno precedente al 61% venerdì mattina, mentre i rendimenti sono saliti.
IN BREVE
Dopo l’incontro col Presidente Trump a Kuala Lumpur, lunedì il Presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva si è detto fiducioso di poter trovare un accordo commerciale con gli Stati Uniti.
Grazie al miglioramento dello scenario commerciale globale e in previsione degli incentivi fiscali, questa settimana l’indice Nikkei 225 ha chiuso per la prima volta oltre quota 50.000 e ha riportato la miglior performance mensile in 35 anni.
Mercoledì la banca centrale canadese ha tagliato i tassi d’interesse dello 0,25% al 2,25% sostenendo che i tassi ora si trovano “al livello giusto”, per cui ulteriori tagli non sono probabili. Sia la banca centrale giapponese che la Banca Centrale Europea questa settimana hanno mantenuto i tassi d’interesse invariati.
Il Segretario del Tesoro Scott Bessent questa settimana ha dichiarato che la rosa dei candidati per sostituire Jerome Powell come Presidente della Federal Reserve si è ristretta e ora comprende gli attuali membri del comitato Christopher Waller e Michelle Bowman, l’ex Governatore della Fed Kevin Warsh, il Direttore del consiglio economico nazionale della Casa Bianca Kevin Hassett e il dirigente di BlackRock Rick Rieder.
La coalizione guidata dal Presidente dell’Argentina Javier Milei domenica ha vinto le elezioni parlamentari di metà mandato per cui le riforme sul libero mercato volute da Milei probabilmente andranno avanti.
Il prezzo a pronti dell’oro questa settimana è sceso dell’11% circa rispetto al massimo del 20 ottobre per poi stabilizzarsi intorno ai 4.000 dollari all’oncia.
ADP ha annunciato che pubblicherà la media mobile a quattro settimane dei cambiamenti nell’occupazione privata ogni martedì alle 8:15 a.m. EST. Secondo le stime del fornitore americano di software e servizi per la gestione delle risorse umane rilasciate martedì, i salariati sono aumentati mediamente di 14.250 in quattro settimane all’11 ottobre.
Secondo i funzionari sud-coreani, mercoledì gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno finalizzato l’accordo commerciale che comprende investimenti per 200 miliardi di dollari fino a un massimo di 20 miliardi all’anno nell’ambito di un piano d’investimento per un totale di 350 miliardi di dollari.
L’indice dei prezzi immobiliari Case-Schiller ad agosto è salito dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Le vendite di abitazioni in corso negli Stati Uniti a settembre sono salite dell’1,5% rispetto a un anno fa.
Il piano quinquennale della Cina per il 2026-2030 prevede l’impegno a rafforzare la domanda locale e verrà data priorità ai settori tecnologico e manifatturiero. La Cina ha intenzione di ridurre la dipendenza dagli scambi commerciali come il principale motore di crescita economica.
Questa settimana si sono intensificate le pressioni sui Democratici del Senato: il principale sindacato dei lavoratori degli Stati Uniti ha chiesto l’approvazione di una risoluzione chiara per far ripartire le attività del governo. A fine settembre la Camera dei Rappresentanti ha approvato una risoluzione che però finora non è riuscita a ottenere il necessario sostegno dei Democratici al Senato che consentirebbe di superare la soglia dei 60 voti. Lo shutdown è già costato all’economia statunitense 18 miliardi di dollari, secondo le stime del Congressional Budget Office.
In una breve visita in Giappone durante il suo viaggio in Asia, il Presidente Trump ha firmato un accordo con il Primo Ministro Sanae Takaichi per una collaborazione nelle forniture di minerali di terre rare e investimenti per la loro estrazione e lavorazione. Entrambi i Paesi stanno cercando di ridurre la dipendenza dalla Cina nella fornitura di queste risorse d’importanza strategica.
Il Primo Ministro britannico Keir Starmer mercoledì si è rifiutato di escludere un aumento delle imposte sul reddito, dei contributi previdenziali o dell’IVA nella prossima finanziaria.
Mercoledì Nvidia è diventata la prima azienda a raggiungere una capitalizzazione di mercato da 5 mila miliardi di dollari.
Il partito socialista francese ha minacciato di far cadere il Primo Ministro Sébastien Lecornu se il governo non introdurrà una tassa patrimoniale per i super ricchi. Una tassa analoga fu abrogata nel 2018 e sostituita con un’imposta sugli immobili dopo l’esodo dei cittadini francesi con grandi patrimoni.
Diverse aziende statunitensi con molti dipendenti, tra cui Amazon, UPS e Target, questa settimana hanno annunciato licenziamenti di massa.
NOTIZIE SUGLI UTILI
Circa il 63% dei costituenti dell’indice S&P 500 ha pubblicato i risultati del 3° trimestre 2025. Secondo FactSet, gli utili per azione (che abbinano i dati già pubblicati e le stime per le imprese che non li hanno ancora resi noti) sono saliti del 10,6% circa rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. Le vendite complessive sono salite del 7,9% rispetto all’anno precedente. Circa l’87% delle società che hanno pubblicato i risultati ha superato le attese degli analisti, una cifra assai superiore alla media a cinque anni del 78%.
LA PROSSIMA SETTIMANA
Lunedì: PMI manifatturieri globali.
Martedì: PMI manifatturiero in Giappone, incontro della banca centrale australiana.
Mercoledì: PMI dei servizi e composite globali, udienza della Corte Suprema sui dazi IEEPA.
Giovedì: PMI dei servizi e composite in Giappone, vendite al dettaglio dell’Eurozona.
Venerdì: Sondaggio sulle aspettative inflazionistiche della Fed di New York.
Restare concentrati sull’obiettivo e diversificare
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Le opinioni espresse in questo articolo sono le opinioni di MFS e possono cambiare in qualsiasi momento. Le stime non possono essere garantite.
I rendimenti passati non sono garanzia dei risultati futuri.
Fonti: MFS research, Wall Street Journal, Financial Times, Reuters, Bloomberg News, FactSet Research.